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Apnea notturna

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Ti è mai capitato di non respirare bene durante il sonno e svegliarti all’improvviso? Se sì, potrebbe trattarsi di un disturbo respiratorio, chiamato apnea notturna. Questa problematica consiste nel blocco della respirazione durante il sonno per almeno 10-15 secondi. Da non confondere con il fenomeno del russamento. Una persona che russa ha un problema di difficoltà di passaggio dell’aria nelle vie aeree superiori mentre andare in apnea significa che il passaggio dell’aria è completamente chiuso.  Le apnee notturne purtroppo rappresentano un problema diffuso che, a dire il vero, interessa maggiormente la popolazione di sesso maschile rispetto a quella femminile.

Cause

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Sono molteplici i fattori che possono determinare le apnee notturne; le cause principali possono essere divise in due categorie:

  • Anomalie anatomiche: il blocco delle vie respiratorie avviene a causa della deviazione del setto nasale o dell’ipertrofia delle tonsille;
  • Condotte quotidiane: l’obesità e una vita priva di regole alimentari rappresentano la causa principale di ostruzione. Tuttavia, ci sono altri aspetti che influenzano negativamente il nostro sonno:
  1. l’assunzione di alcol alla sera;
  2. farmaci sedativi;
  3. il fumo;

Sintomi

Durante il sonno, è fisiologico un rilassamento del tono muscolare e ciò comporta una riduzione del passaggio dell’aria. Ma se il respiro si blocca per più di 10 secondi non è più normale. Ci sono vari campanelli d’allarme che ti fanno capire che soffri di apnea notturna:

  • Cefalea al risveglio;
  • Sonnolenza durante il giorno;
  • Colpi di sonno improvvisi;
  • Disturbi dell’umore;
  • Reflusso gastro-esofageo;

Diagnosi

Molto spesso, queste avvisaglie sono sottovalutate da coloro che soffrono di questo disturbo e, perciò, tendono a non affrontare questa problematica. Quando, invece, il disturbo diventa più evidente, cioè che persiste almeno tre giorni in una settimana, la prima cosa da fare è consultare un medico che si occupa dei problemi del sonno. Con buone probabilità, ti verrà richiesto di effettuare uno dei seguenti esami:

  • Polisonnografia: permette di registrare le apnee, differenziandole a seconda della gravità; infatti, questo esame, consente di misurare il battito cardiaco, l’attività celebrale, la respirazione e il livello di ossigeno nel sangue;
  •  Poligrafia respiratoria: questo esame monitora il circuito cardio-respiratorio del paziente;

Tipologie di apnea notturna

Devi sapere che, ogni volta che si manifesta una apnea, ne consegue un micro-risveglio che molto probabilmente puoi non avvertire. Purtroppo, queste continue interruzioni che avvengono durante il sonno, comportano una frammentazione del riposo con effetti negativi su corpo e mente. In sintesi, identifichiamo tre tipologie di apnea notturna:

  1. Apnea centrale: è una apnea di origine neurologica che non invia stimoli nervosi alla muscolatura respiratoria: di conseguenza il respiro si blocca;
  • Apnea ostruttiva: è il disturbo del sonno più frequente e consiste nella ripetuta interruzione del respiro a causa del blocco nelle vie respiratorie superiori;
  • Apnea mista: viene definita tale poiché coesistono, in questo tipo di apnea, le stesse problematiche delle due tipologie di apnea che ti ho appena descritto;

Rimedi

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Come si risolve il problema delle apnee notturne? Ovviamente, non esiste una risposta univoca; condurre una vita sana è sicuramente il consiglio spassionato che vi possiamo dare per ridurre il problema dell’apnea e per avere in generae una buona salute. Oltre ciò, esistono tre diverse soluzioni che, a seconda della gravità del disturbo, il tuo medico saprà suggerirti:

  1. IL MAD: Ad oggi, rappresenta sicuramente la soluzione migliore. Il MAD è un apparecchio dentale che, in parole povere, ha la funzione di portare avanti la mandibola. In questo modo tutti i muscoli dell’arco mandibolare vengono portati in avanti creando maggiore spazio nelle vie aeree. E’ evidente l’enorme vantaggio che può fornire al paziente: non è invasivo, ha un minimo ingombro ed è molto comodo per le trasferte perché può essere trasportato facilmente.
  • Dispositivi medici (C-PAP): è possibile utilizzare questo macchinario che immette costantemente aria ambiente nelle vie aeree, evitando lo stato di rilassamento dei tessuti. E’ una soluzione che funziona ma non si può dire che non sia invasiva;
  • Trattamento chirurgico: l’opzione della terapia chirurgica è sicuramente una condizione “estrema”, nel senso che il problema del paziente non è risolvibile in nessun altro modo. Ci si avvale di operazioni chirurgiche che andranno ad intervenire per correggere ad es. il setto nasale oppure la mandibola o che prevedono l’asportazione delle tonsille;

Rischi

Una buona ossigenazione durante il riposo è fondamentale per la vita di tutti i giorni: sottovalutare l’importanza di una apnea notturna potrebbe portarti a problematiche di:

  • Rischi a Breve termine: se non riposi bene e ti senti più stanco del normale, potresti avere una sonnolenza che si ripercuote nella vita di tutti i giorni, quando sei in auto oppure al lavoro;
  • Rischi a Lungo termine: in questo caso potresti incorrere in problematiche ben peggiori, come l’ipertensione arteriosa e aritmie cardiache.

Se hai avuto già i primi segnali di apnee notturne è bene fare subito una visita di controllo da uno specialista.


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