+39 0774 032590info@smilepharm.it

Qual è l’attuale efficacia clinica degli allineatori trasparenti rispetto agli apparecchi tradizionali?

Il confronto tra gli allineatori trasparenti e gli apparecchi tradizionali è fondamentale per la pianificazione di un trattamento ortodontico efficace. L’efficacia clinica degli allineatori trasparenti è notevolmente migliorata con l’evoluzione della tecnologia, anche se la scelta del metodo più efficace dipende strettamente dalla complessità del singolo caso e dalla collaborazione del paziente.

Ecco un quadro dettagliato dell’efficacia clinica degli allineatori trasparenti rispetto agli apparecchi tradizionali, basato sulle informazioni disponibili nelle fonti.

Efficacia Generale e Contesto Scientifico

Gli allineatori trasparenti, come il sistema Invisalign, sono emersi come una valida alternativa clinica agli apparecchi ortodontici fissi tradizionali, in particolare per i pazienti adulti e adolescenti con forti esigenze estetiche e di comfort.

  1. Paragone di Efficacia: Per efficacia e durata, gli allineatori sono considerati paragonabili agli apparecchi ortodontici tradizionali, a condizione che vi sia una corretta compliance da parte del paziente.
  2. Limiti Scientifici Iniziali: Nonostante la crescente diffusione della tecnica, specialmente negli ultimi 25 anni, per molto tempo c’è stata una carenza di supporto scientifico rigoroso (come trial clinici randomizzati) sull’efficacia e sui limiti specifici degli allineatori. La tecnica, tuttavia, ha subito innovazioni costanti (come SmartTrack, Power Ridges, SmartStage, e SmartForce) per migliorare il controllo biomeccanico del movimento dentale.
  3. Superiorità Biomeccanica del Fisso (in generale): Una metanalisi ha suggerito che, in termini di risultati, il trattamento tradizionale fisso (sia vestibolare che linguale) continua a dare risultati migliori e più performanti rispetto agli allineatori trasparenti. Gli apparecchi fissi, infatti, mantengono una superiorità biomeccanica indiscutibile nei casi complessi che richiedono movimenti corporei dell’intera arcata, rotazioni severe, o correzioni scheletriche associate alla crescita.

Punti di Forza degli Allineatori Trasparenti

Gli allineatori sono particolarmente efficaci e prevedibili in determinate situazioni cliniche:

  • Affollamento: Ottengono risultati eccellenti nei casi di affollamento lieve e medio.
  • Diastemi e Spazi: Sono efficaci nella correzione dei diastemi (spazi tra i denti) e nella chiusura di spazi residui o in caso di malposizioni singole/recidive ortodontiche.
  • Distalizzazione: La distalizzazione dei molari superiori ha mostrato una delle più alte predicibilità con questa tecnica (fino all’88% per movimenti corporei di almeno 1,5 mm), talvolta con vantaggi rispetto ad apparecchiature fisse.
  • Espansione Trasversale: L’espansione dell’arcata è un movimento considerato predicibile con gli allineatori, sia per pazienti adulti che in crescita.
  • Correzione Verticale (Intrusione): L’intrusione di singoli o più elementi è migliorata grazie a innovazioni come il G5 e il G8 (per il morso profondo), che facilitano il livellamento della curva di Spee. I morso profondo e i morsi aperti, anche se complessi, possono essere trattati con successo.

Principali Limiti e Indicazioni per gli Apparecchi Tradizionali

Nonostante i continui miglioramenti (come gli attachments e gli ausiliari), gli allineatori presentano ancora limiti in determinate aree:

  • Rotazioni Complesse: La derotazione dei denti, in particolare canini e premolari, risulta difficile da eseguire con gli allineatori. Le rotazioni severe di canini o premolari difficilmente sono correggibili senza ancoraggi supplementari.
  • Movimenti Verticali Complessi: L’estrusione (movimento del dente fuori dall’alveolo) è spesso citata come il movimento più difficile da controllare con gli allineatori, seguita dalla rotazione. Anche le correzioni verticali importanti del morso (come il deep bite o morso aperto severo) possono essere limitazioni.
  • Casi Scheletrici e Chirurgici: Gli allineatori sono sconsigliati per gravi malocclusioni scheletriche (Classe II e III con discrepanza significativa) che richiedono interventi ortodontico-chirurgici o grandi traslazioni radicolari.
  • Casi Estrattivi: L’uso di allineatori non è particolarmente consigliato nei casi estrattivi (dove si estraggono denti per creare spazio), sebbene protocolli avanzati come Invisalign G6 siano stati sviluppati specificamente per migliorare i risultati clinici in casi di estrazione dei primi premolari che richiedono massimo ancoraggio.

Vantaggi Non Clinici (ma che ne determinano il successo)

Il successo degli allineatori in termini di adozione deriva in gran parte dai loro vantaggi non legati alla biomeccanica pura, ma alla qualità della vita del paziente durante il trattamento:

  • Estetica e Comfort: Sono trasparenti e quasi invisibili, aspetto cruciale per adulti e adolescenti. Non avendo fili o bracket metallici, riducono le irritazioni ai tessuti molli e sono generalmente meno traumatici.
  • Igiene Orale Migliorata: Essendo rimovibili, consentono un’igiene orale quotidiana più semplice e accurata rispetto agli apparecchi fissi. Studi hanno dimostrato che l’uso di allineatori rimovibili favorisce un netto miglioramento della condizione clinica parodontale e un minor accumulo di placca e infiammazione (BOP, GI, PI) rispetto agli attacchi fissi tradizionali.
  • Prevedibilità del Risultato: La pianificazione digitale 3D (es. ClinCheck o LINEOVision) permette al paziente di visualizzare il risultato finale prima di iniziare e garantisce al clinico un approccio più predicibile in termini di movimenti e tempistiche.

Il Fattore Critico: la Collaborazione del Paziente

Un aspetto fondamentale che modella l’efficacia degli allineatori rispetto agli apparecchi fissi è la collaborazione (compliance) del paziente.

  • Apparecchi Fissi: Poiché sono cementati, l’efficacia della forza ortodontica è continua e non dipende dalla volontà del paziente, risolvendo il problema della compliance.
  • Allineatori Trasparenti: Il successo terapeutico è strettamente legato all’uso degli allineatori per 20-22 ore al giorno. La mancata osservanza di questa indicazione compromette l’efficacia e può prolungare la durata del trattamento o alterare i risultati finali.

In sintesi, mentre l’apparecchio tradizionale fisso mantiene la sua superiorità nei casi di malocclusione più complessa (soprattutto quelle scheletriche o che richiedono complessi movimenti radicolari e rotazioni severe), gli allineatori trasparenti rappresentano oggi una soluzione altrettanto efficace per una vasta gamma di casi da lievi a moderati (e anche alcuni complessi, grazie ad ausiliari e tecnologie avanzate), offrendo un netto miglioramento in termini di estetica, comfort e salute parodontale. La scelta ottimale richiede sempre una valutazione diagnostica specialistica e l’analisi della capacità di compliance del paziente.

Valuta il tuo sorriso





    morso coperto


    accavallamento


    morso aperto


    denti sporgenti


    spostamento


    affollamento






    Related Posts